Alberto Busettini (Udine 1978), è un cembalista consapevole del proprio stile e gusto musicale, maturato attraverso anni di esperienza, studio, e centinai di concerti in tutto il Mondo. Diploma di merito presso l’Accademia Chigiana di Siena con il maestro Christophe Rousset, è un apprezzato concertista e maestro al cembalo in diversi Festival di Musica Antica, tra i quali Grandezze e Meraviglie, Urbino Musica Antica, Festival delle Ville Venete, Wunderkammer, Berlin Alte Musik live, Settimane Musicali del Teatro Olimpico, Musikfest Kreuth, Bayreuth Baroque, Festival Monteverdi, Mozarteum Argentino, Lubiana Festival. Ha suonato con artisti di fama internazionale quali Stefano Montanari, Enrico Bronzi, Sara Mingardo, Maddalena del Gobbo, Teodoro Baù, Alfredo Bernardini, Anna Fusek, Sergey Malov, Gabriele Cassone e molti altri.
Con ContrArco Baroque Ensemble è protagonista di un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Collabora stabilmente con l’Accademia d’Archi Arrigoni, con la quale è stato protagonista di una recente incisione in anteprima mondiale dedicata ai concerti per violino, archi e basso continuo di Johann Gottlieb Graun, registrati assieme al violinista Federico Guglielmo e pubblicati dalla rivista Amadeus. Tra le sue collaborazioni figurano quella con la Venice Baroque Orchestra diretta dal maestro Andrea Marcon e in qualità di clavicembalista e maestro di sala con il Teatro La Fenice per produzioni operistiche e concertistiche dedicate alla musica barocca. Si dedica alla formazione di giovani musicisti attraverso il ventennale progetto europeo Junges MusikPodium Dresden – Venedig, con stage e concerti in Italia e Germania. Dal 2023 è uno dei maestri del coro del Friuli Venezia Giulia.
L’attività concertistica tocca regolarmente vari paesi europei, l’Asia e gli Stati Uniti, qui acclamato dal pubblico di prestigiose serie concertistiche come San Diego Early Music Society, Capriccio Baroque e 28chairs dedicate alla musica clavicembalistica. E’ Direttore Artistico del Festival Risonanze.
Alberto in pillole:
..nel repertorio italiano del XVII secolo “Busettini mostra fin dalle prime battute una grande politezza tecnica e un fraseggio aderente all’estetica barocca basata sulla meraviglia e sulla rappresentazione degli affetti.”
“[…]il VI Ordre di François Couperin, musica di grande suggestione evocativa e carica di abbellimenti, permette al pubblico di ammirare la maestria di Busettini nell’ornamentazione, tutta rigorosamente segnata dall’autore che nulla lascia al caso e all’improvvisazione. La scelta di tempi dell’esecutore è assolutamente appropriata e rende molto efficacemente quegli affetti che l’autore voleva comunicare all’ascoltatore.”
“In Rameau, brani di severo impegno tecnico questi, Busettini ha modo di mettere in luce la sua elevata caratura tecnica. Severo impegno tecnico che si riverbera anche nel successivo La Marche des Scythes di Joseph Nicolas Pancrace Royer, brano basato su una impressionante sequenza di scale, arpeggi e trilli eseguiti a velocità vertiginosa che contrappuntano il tema della marcia.”
“Le suggestioni della musica popolare spagnola che si riverberano nella scrittura delle sonata di Scarlatti appaiono evidenti, grazie anche alla chiarezza esecutiva di Busettini, estremamente attento ai particolari della partitura, anche a quelli meno evidenti.”
InstArt © Sergio Zolli
“nella Passione secondo Giovanni di J. S. Bach “meritevole di menzione dell’orchestra è stato Alberto Busettini all’organo positivo, capace di respirare insieme ai cantanti, creando con la voce una relazione stretta e carica di un profondo contenuto espressivo”
© Rossana Paliaga
Con Contrarco Baroque ensemble
“Brillantezza, esuberanza, invenzione, convivio di sentimenti per capolavori che hanno risuonato con resa ideale, compiuta e ineccepibile, in virtù di un grado di specializzazione e competenza dei musicisti, in totale intesa tra loro…”
© Amadeus Online